Ecco come educare al meglio il tuo cane corso: le regole base

educare il tuo cane

Il cane corso è sostanzialmente un cane guardiano, come descrive il nome stesso, che sembra far riferimento a “cortile” e “protettore”. É quindi istintiva in lui la tendenza a fare il cane da guardia e a reagire di fronte ad intrusi, anche se mai in modo troppo aggressivo. Per questo motivo il corso è stato utilizzato come custode di mandrie, di masserie, cacciatore di animali di grossa taglia.

Oggi il cane corso è un apprezzato membro di famiglia in molte case. É infatti intelligente, docile e facile da addestrare. É un cane devoto al padrone e per questo è molto sensibile all’umore di questo. Il Corso è un cane che va bene anche in famiglie con bambini. Non bisogna infatti farsi ingannare dalla sua mole: è un classico esempio di “gigante buono”. Si affeziona molto ai bambini, come al resto della famiglia, e ama giocare con loro, facendosi coccolare e simpaticamente “torturare di coccole”. Come educare questo tenero e sensibile cucciolone? Ecco come avere un cane corso ben educato e felice.

Educare i cani: dovere civico

Il cane si addestra fondamentalmente perché non abbia mai modi aggressivi, per inserirli senza alcun problema in famiglia e nella società umana. Molte persone hanno paura dei cani proprio perché diversi sono gli episodi di aggressività, sfociati anche in qualche tragedia. La colpa nel 90% dei casi è di un’educazione sbagliata o assente: il comportamento del cane dipende dal padrone. Proprio per questo dal momento che decidete di prendere un cane, prendetevi del tempo per educarlo, quanto prima, sin da piccolo.

Educare il cane corso: premesse

La regola numero 1 per una buona educazione del Corso è comprensione. Ci sono atteggiamenti di questo cane, come in tutti, che sono innate e istintive. Queste reazioni vanno comprese e smussate quanto possibile. La chiave per fare questo è cercare di avere con il nostro amico a 4 zampe la giusta comunicazione, che richiede un avvicinamento al suo modo di pensare e ai suoi istinti.

Ogni cane ha i suoi modelli di apprendimento, cui si può attingere da studi scientifici fatti sulla stessa razza di cane. Punto fondamentale è che il cane voglia obbedirvi: la costrizione non è la giusta chiave educativa. Bisogna creare nel cane la giusta motivazione.

I punti fondamentali dell’educazione del cane Corso

Comprese le basi e il giusto atteggiamento per educare il cane corso. Ecco i punti fondamentali della corretta educazione del cane.

Impartire comandi chiari e concisi: state comunicando con un cane, benché intelligente, non ha certo una capacità di comprensione elaborata, quindi dare comandi concisi ed evitare le lunghe frasi. Un classico: “non ti avevo detto di stare lì?” etc. I comandi vanno pronunciati uno solo alla volta. Se il cane ignora, reagite subito, appena finito di parlare. Il cane non deve pensare che siate disposti a ripetere le cose. Non alzare la voce, non serve e può essere considerata una punizione.

Insegnate i comandi: Bisogna usare 1 sola parola per indicare la stessa cosa, aiutandovi anche con un gesto della mano volendo. Lodatelo quando fa le cose correttamente, gli farà capire che è giusto e che sta ricevendo una ricompensa.

Esercitate i comandi più importanti: una volta dato un comando attendete che esegua prima di dare altri comandi, dando lui una ricompensa in cibo quando ha eseguito. Procedete un po’ alla volta. Per insegnarli a sdraiarsi per esempio imparerà prima a sedersi. Lo stesso per il “fermo”. Per insegnare al cane a muoversi anche senza guinzaglio è importante che impari a muoversi senza, quindi non associate il “vieni” sempre con il mettere lui il guinzaglio.

Consolidate quanto appreso: all’inizio sono necessari 10 minuti tre volte ogni giorno. Ricordate l’importanza delle lodi, sono molto più educative che le punizioni.

Correggete i comportamenti non corretti: non funzionano le punizioni e potrebbero non capirle. La correzione è utile se viene applicata immediatamente dopo il comportamento errato. La rapidità è essenziale: in molti casi la correzione verbale dovrebbe bastare. Altrimenti un altro metodo è ignorarlo per breve tempo: si incrociano le braccia e ci si gira dall’altra parte. In casi più importanti si può agire con una correzione manuale: gli si fa una pressione dall’alto sul muso o lo si gira sulla schiena guardandolo dritto negli occhi. Dopo una sgridata, il cane ha bisogno di un momento di tranquillità per ritrovare l’equilibrio.

È importante ricordare che non bisogna mai: picchiare il cane, perché si rompe la fiducia con lui; non bisogna mai togliere lui acqua e cibo, perché non capirebbe; non bisogna urlare.

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