Squalo Mako nel Mediterraneo: realtà o leggenda?

Squalo Mako nel Mediterraneo

Avete presente lo squalo della locandina del famoso film? Quello aggressivo e con i denti aguzzi che farebbe rabbrividire anche il più coraggioso degli animalisti? Proprio quello, stando ad alcune notizie diffuse dai media nazionali nel corso dell’estate, popola in maniera stabile il Mar Mediterraneo e si sta avvicinando sempre più alla costa. Certo è di un pericolo ancora lontano, lontanissimo, che si sta parlando ma incontrarne uno non è poi così raro.

Almeno stando a quanto raccontato da un gruppo di pescatori che si è imbattuto faccia a faccia con un autentico Mako durante una battuta di pesca. Il gruppo era uscito con l’intento di fare il pieno di tonni ma si è ritrovato a dover liberare la lenza da uno squalo. Non è accaduto nei mari tropicali ma al largo delle acque pontine, tra i comuni di Fondi e Terracina, tra lo stupore dei pescatori e di tutti coloro che hanno rivisto la sequenza in un video amatoriale.

Il gruppetto era uscito, spingendosi oltre le dieci miglia dalla costa, per fare il pieno di pesce spada ma all’improvviso la forza dell’animale che ha cominciato a tirare la lenza è sembrata insolita. Pochi istanti dopo la paurosa ma anche meravigliosa bestia marina si è mostrata in tutta la sua interezza, dall’ inconfondibile pinna caudale ai denti aguzzi.

Incredibile la sorpresa dei pescatori che, da esperiti di mare quali sono, si sono subito resi conto che si trattava di uno squalo mako. Rarissimi i precedenti nelle acque italiane del mar Mediterraneo: anni addietro un esemplare simile è stato pescato per errore ad Ostia ma per la zona si tratta senz’altro di un evento straordinario.

Dopo aver mostrato l’intera dentatura, la stessa della locandina del celeberrimo film “Lo squalo”, l’animale ha tagliato la lenza e si è dileguato. Un epilogo prevedibile secondo i pescatori che conoscono bene le caratteristiche dei mako: veloci, agili e in grado di balzare rapidamente fuori dall’acqua per afferrare le prede, spesso di grandi dimensioni. Paura per i bagnanti? Niente affatto stando a quando riferito dagli esperti. È infatti assai improbabile che queste specie, benché potenzialmente pericolose per l’uomo, si avvicinino alla costa.

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