Sicilia: Rivoluzione Animalista in piazza per la mancata applicazione della normativa prevista in tema di Tutela animali

normativa prevista in tema di Tutela animali

Rivoluzione Animalista scende in piazza. Il partito politico, guidato dal segretario nazionale Gabriella Caramanica, ha organizzato un sit-in che avrà luogo a Palermo, lunedì 3 giugno a partire dalle ore 10 davanti il Palazzo d’Orleans, sede dell’Assemblea Regionale Siciliana, per contestare la mancata corretta applicazione della normativa prevista in tema di Tutela animali d’affezione e prevenzione al randagismo.

La legge Quadro del 1991 numero 281, poi attuata con la legge regionale 15/2000, infatti, è stata applicata solamente nelle regioni del Nord Italia e disattesa nelle regioni del Sud e in Sicilia in particolare – sottolinea il segretario Caramanica -, con il risultato che al Nord è calata la percentuale dei randagi, mentre in Sicilia i volontari si “arrabbattano” per mandare cani in adozione, per toglierli dalla strada e svuotare i canili.

Per queste ragioni, la protesta di Rivoluzione Animalista vuole essere un monito chiaro e forte nei confronti dell’attuale amministrazione regionale siciliana:

Il governo Musumeci continua a promulgare nuove leggi e linee guida che non fanno altro che ostacolare la campagna di adozioni indetta dai volontari allungandone i tempi e appesantendone la burocrazia oltre ad un ulteriore insensato aggravio di spese a loro carico, e questo in un momento in cui le adozioni costituiscono l’unico strumento in Sicilia per svuotare i canili.

In tal senso, le nuove linee guida per il contrasto al randagismo – prosegue Gabriella Caramanica – rappresentano un provvedimento insensato e limitativo, che rischia di aumentare il problema anziché risolverlo.

Il segretario nazionale di Rivoluzione Animalista scende poi nello specifico:

Le linee guida sul contrasto al randagismo, elaborato dalla Regione senza la benchè minima condivisione col territorio, d’altronde sono un documento capestro, lacunoso, pernicioso, una vera e propria dichiarazione di guerra contro chi ama gli animali, visto e considerato che taglia fuori la ineludibile attività dei volontari.

Non è certamente questo il modo – piuttosto medioevale – di governare la Sicilia e dovrà capirlo anche il governatore Musumeci, al quale sono mesi che chiediamo invano un incontro istituzionale per affrontare la questione. Per questa ragione, lunedì 3 giugno saremo sotto la sede della giunta regionale, a Palermo: saremo in tanti a far sentire la nostra voce contro l’inqualificabile comportamento della Regione Sicilia.

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